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La Valle Arroscia

Arte, storia e sapori
Un territorio "gustoso" tra le Alpi e il Mare

Cenni storici

Le prime testimonianze di popolamento della zona risalgono al Paleolitico Superiore (ca. 11000 – 8000 a.C.), quando gruppi di cacciatori e pastori occupavano le grotte della contigua Val Pennavaira, utilizzandole come ricoveri temporanei per il deposito e la macellazione delle prede, prima di tornare agli accampamenti principali situati a quote più basse, in direzione della costa.
Tale frequentazione continuò sino alla fine del Neolitico e durante l’Età dei metalli, grazie all’ampia disponibilità di cacciagione, di pascoli utilizzabili, nonché di estesi boschi: la vicina Val Ferraia divenne la principale fonte di produzione del carbone.

In seguito, l’intera Valle Arroscia, fu probabilmente colonizzato dai Romani, responsabili, secondo gli storici, di avervi introdotto una particolare varietà di ulivo detta “colombaira”, ben diversa dalla taggiasca diffusa poi dai benedettini intorno all’XI sec.

Dopo la caduta dell’Impero Romano passò sotto il controllo dei Longobardi (653 d.C.) e, in seguito, divenne feudo dei marchesi di Clavesana, alleati della Repubblica di Genova.

All’annessione del suo territorio nell’Impero francese, nel 1805, si costituì il Cantone di Pieve, nell’unità amministrativa del Dipartimento di Montenotte. La Valle Arroscia venne in seguito annessa, come tutto il territorio ligure, al Regno di Sardegna nel 1815, la valle venne compresa nella Divisione di Nizza per poi entrare a far parte nel 1865 della nuova Provincia di Porto Maurizio e quindi di Imperia.

Cenni geografici

La Valle Arroscia si protende da Albenga verso le più alte vette delle Alpi Liguri ed è il vero anello di congiunzione tra Piemonte e la costa ligure.

Il ramo principale della valle sale fino al colle San Bernardo di Mendatica e al Monte Frontè, dove nasce il torrente Arroscia.

Una serie di valli e vallette minori solcano a raggiera i contrafforti che scendono dai crinali montali, dominati dalla Rocca delle Penne a nord, dal monte Guardiabella a sud e dal massiccio del Saccarello a ovest e convergono a Pieve di Teco, centro naturale della valle.

Vi si sale comodamente da Albenga lungo il fondo valle seguendo la SP 453 ed anche per la strada di mezza costa S.P. 78; da Imperia tramite la S.S. 28, così come dal Piemonte, valicando il Colle di Nava.

I comuni della Valle Arroscia

Fanno parte dell'Alta Valle Arroscia i seguenti comuni: Armo, Aquila d'Arroscia, Borghetto d'Arroscia, Cesio (alcuni territori), Cosio di Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pieve di Teco, Pornassio, Ranzo, Rezzo e Vessalico.